NELLE CAVE DI CARRARA .

Parte la ricerca per il miglior marmo possibile e allora, si va in cava , personalmente e nonostante le mattine fredde  ma piene di sole della montagna. Si valuta ogni cosa, in funzione del possibile risultato finale, coadiuvati dal direttore di cava, dallo scalpellino di fiducia e dalle maestranze specializzate che si incaricheranno del trasporto del blocco prescelto a valle. Si parte dall’ ispezione della parete che ci indicano, si passa poi ai blocchi in emersione, ai blocchi già cavati, al taglio con la mola a filo diamantato, fino agli spessori delle lastre da realizzare con la sega di taglio. Nulla è lasciato al caso, tutto per ottenere una scultura finale senza venature e senza vani cavi interni. La terra genera la pietra e vi imprime, nelle sue profondità, la bellezza e la durezza, doni di una madre alla figlia prediletta, rendendola esente dagli effetti del tempo, quasi eterna, materia preferita d’ artista, così da rendere eterno il soggetto che si intende immortalare ad imperitura memoria.

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